Il Portogallo, incastonato fra monti e scogliere, campi e spiagge, pascoli e flutti, ha un paesaggio davvero variegato, ed è anche per questo che i suoi abitanti hanno imparato a manovrare l’aratro e il timone, a innestare la vite e a gettare la rete, a guidare greggi e a tracciare rotte. Possiede dunque una duplice identità che si rispecchia nella sua cucina, con specialità marinare come la sopa de langueirao e la caldeirada ma anche piatti a base di carne. Un discorso a parte merita il baccalà, protagonista indiscusso della tavola, che tocca la perfezione nel delizioso bacalhau á Gomes de Sá. Un luogo comune sostiene che la cucina portoghese altro non sia che un’eterna variazione sul tema “baccalà e fagioli”: ma se viaggerete con noi alla scoperta dei suoi tesori, noti e meno noti, vedrete quanto è in realtà ricca e varia, per quel che riguarda sia gli ingredienti che le ricette. Conserva a sud l'impronta mediterranea, e man mano che si procede verso nord, dove lo strutto sostituisce l’olio d’oliva, la tavola si fa “continentale” sia negli ingredienti che nella struttura dei piatti. Un cenno a parte merita l’irresistibile pasticceria, erede della secolare sapienza dei conventi e di generazioni di abili massaie, che anche nel più umile manufatto rivela un innato senso dell’eleganza e della sorpresa.